Tutti noi ci siamo trovati a metà marzo ad affrontare una situazione senza precedenti. Siamo entrati in una pandemia mondiale che ha completamente stravolto la nostra routine quotidiana.
Molti di noi si sono trovati improvvisamente tra webcam e microfoni ad affrontare lo smartworking e l’impossibilità di uscire di casa anche per andare a trovare un amico.
Ma le aziende? Come hanno affrontato questa situazione? Come sono riuscite a mantenere in piedi l’attività? Iniziamo dai numeri.
Si potrebbe subito pensare ad una situazione aziendale tragica e senza precedenti ma analizzando bene i numeri scopriamo che una buona fetta di mercato, durante la pandemia, è riuscita a crescere a ritmi molto sostenuti e adesso si trova in difficoltà organizzative.
Circa il 30% delle aziende si trova in una situazione abbastanza stabile senza subire numerosi danni.
Circa il 20% delle aziende ha capito che deve reinventare completamente il modello di business della propria azienda, che sia identificare una nuova location, avviare una nuova attività, digitalizzare completamente l’impresa, cambiare settore, parcheggiare temporaneamente la propria impresa per mettersi a fare altro.
Secondo i dati diffusi in rete nell’ultimo periodo è stato rilevato un aumento significativo degli acquisti online nel settore dei beni di prima necessità, i cosiddetti “panic buying” ossia l’acquisto di confezioni di acqua minerale e carta igienica.
Gli store online oggi non hanno soltanto il compito di vendere ma anche di informare e rassicurare il cliente fornendo in tempo reale notizie e aggiornamenti sulla situazione pandemica nel loro settore di interesse.